Il cambiamento climatico

e l'impatto dell'uomo sul pianeta

Abbiamo troppe cose

L'insostenibilità del nostro modello di consumo

Quanti oggetti compriamo ogni settimana, ogni mese? Se ci pensiamo un attimo il conteggio potrebbe impressionarci… Abbiamo troppe cose!

Ragioniamo sul fatto che ogni oggetto impiega RISORSE ENERGETICHE (rinnovabili e non) per essere prodotto, MATERIE PRIME (che a loro volta hanno impiegato energia per essere estratte, lavorate e trasportate) e poi altre risorse energetiche per trasportare il prodotto finito. Poi ci sono oggetti prodotti localmente e con materie prime locali, ma per la maggior parte non è così.

E poi, una volta che siamo andati a prendere il nostro prodotto (o che ce lo siamo fatti spedire sotto casa) QUANTE VOLTE LO UTILIZZIAMO? Ci durerà una vita, lo sfrutteremo per bene qualche mese, è usa e getta o ci rendiamo conto che non fa per noi e lo dimentichiamo in fondo ad un cassetto?

Abbiamo pensato poi cosa succederà nel momento del suo FINE VITA? Lo butteremo nella raccolta differenziata, verrà trasformato e diventerà una nuova materia prima? Oppure verrà gettato in discarica e al massimo bruciato in un termovalorizzatore?

Arch-ES. Ti consigliamo. Cambiamenti climatici. Abbiamo troppe cose

Fonte: Elhacham, E., Ben-Uri, L., Grozovski, J., Bar-On, Y. M., & Milo, R. (2020). Global human-made mass exceeds all living biomass. Nature, 442–444. Clicca sull’immagine per leggere l’articolo.

Un articolo pubblicato in Nature nel dicembre 2020 fornisce un confronto tra la biomassa vivente globale (vegetale e animale) e la massa degli oggetti inanimati prodotti dall’uomo, detta massa antropogenica. Lo studio ha stimato i dati a partire dal 1900 e sono presentati in teratonnellate (equivalenti a 1018 grammi) nel grafico sottostante. Nel leggere queste stime è bene tenere a mente che la massa degli esseri umani è circa lo 0,01% della biomassa globale.

Se all’inizio del XX secolo la massa antropogenica stimata era pari a solo il 3% della biomassa globale, nel 2020 – dopo circa 120 anni – queste due masse sono approssimativamente uguali. È importante notare che la categoria con massa antropogenica maggiore è quella del cemento!

La linea verde continua mostra il peso totale della biomassa e le linee verdi tratteggiate indicano l’intervallo di incertezza. Il peso della massa antropogenica viene tracciato come un grafico ad area, dove le altezze delle aree colorate rappresentano la massa della categoria corrispondente, accumulata fino a quell’anno. Secondo queste stime nell’anno 2020 ± 6 la MASSA ANTROPOGENICA È EQUIVALENTE ALLA BIOMASSA VIVENTE GLOBALE.

Si definisce IMPRONTA ECOLOGICA la “misura di quanta area di terra e acqua biologicamente produttive richiede un individuo, una popolazione o un’attività per produrre tutte le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che genera, utilizzando la tecnologia e le pratiche di gestione delle risorse prevalenti. L’impronta ecologica è solitamente misurata in ettari globali (gha)”.

Nel grafico a fianco vengono confrontate l’impronta ecologica e la biocapacità globali. Nel 2017 l’impronta ecologica globale annuale era tale che per sostenere l’attività umana SAREBBERO SERVITI 1.73 PIANETI TERRA.

Le principali cause dei cambiamenti climatici sono l’emissione in atmosfera di gas clima-alteranti a seguito di attività umane, la deforestazione, l’impermeabilizzazione del suolo, l’inquinamento delle acque e del suolo, il sovrasfruttamento di risorse naturali energetiche e non, l’impossibilità di smaltire tutti i rifiuti, il sovrappopolamento. Questo elenco potrebbe però essere riassunto in un’unica causa: L’INSOSTENIBILITÀ A LUNGO TERMINE DELL’ATTUALE MODELLO DI CONSUMO.

Un confronto tra l’impronta ecologica e la biocapacità globali. Fonte: Global Footprint Network. Clicca sull’immagine per approfondire l’argomento.

Il cambiamento climatico impone un cambio di abitudini nella vita di ogni singolo cittadino, perché il singolo consumatore è indubbiamente influenzato dal mercato, ma anche la direzione verso cui lo stesso mercato tende a svilupparsi è influenzata dalle scelte degli acquirenti.  Il settore delle costruzioni impatta in modo importante sull’ambiente, quindi un cambiamento di rotta nell’edilizia può significare molto.

Sei curioso di sapere cosa incide sul calcolo dell’impronta ecologica? Clicca sull’immagine e prova a calcolare la tua personale in meno di 5 minuti.

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